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"L’adattabilità è l'intenzione che oggi muove i miei progetti:

un oggetto che si ri-modella ogni volta sulla persona che lo utilizza”

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"A 12 anni il primo progetto degno di nota, uno skateboard fatto con un pattino vecchio tagliato a metà e una tavola di legno ricavata da una cassetta della Coca-Cola.

Fui molto orgoglioso di quel progetto, durò per 100 metri prima di rompersi ma quel poco basto a farmi capire che prima o poi avrei dovuto iscrivermi ad una scuola di Design"

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Matteo ha trascorso la sua infanzia esplorando il pensiero creativo del "fai da te" e costruendo oggetti, talvolta improbabili, per combattere la noia. Spinto dalla scoperta della bellezza del mestiere creativo, ha deciso di formarsi presso l'Istituto Europeo di Design di Milano (IED) per acquisire una solida base.

Fin dagli anni '90, si è dedicato al Promotion Design e nel 2000 ha fondato lo studio "L'Oggettario", specializzato nella realizzazione di oggetti promozionali e prodotti personalizzati per marchi come Bosch, Fiat, Campari, Nestlè, Kellogs, Bnl, Olivetti e molti altri. Il suo obiettivo principale era creare emozioni attraverso gli oggetti.

In ogni suo lavoro, si può chiaramente notare la volontà di mettere in risalto gli aspetti funzionali di un oggetto, mantenendo sempre come punto di riferimento il fatto che utilità ed equilibrio formale debbano convergere in modo ineludibile.

Oggi, si concentra sul tema dell'adattabilità dinamica, sviluppando l'idea di un'ergonomia "ad personam" in cui gli oggetti si modellano sulle esigenze e sul corpo di ogni individuo.

Nel 2022, ha pubblicato "Scomodo ma di Design", una serie di racconti semiseri che raccontano la storia di icone del design mondiale, disponibile su Amazon Publishing.

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